venerdì 20 aprile 2012

Le nuove politiche sociali per gli immigrati


Obiettivo prioritario:
favorire l’integrazione e al contempo gli scambi interculturali tutelando le culture d’origine.

Azioni d’intervento
Consentire ai cittadini stranieri  una piena cittadinanza  favorendo i processi di integrazione attraverso i già consolidati interventi di mediazione linguistico-culturale e l’apprendimento della lingua italiana.


L’insegnamento della lingua italiana ai cittadini stranieri, e soprattutto a quelli di più recente immigrazione, assume una funzione chiave per l’accoglienza e l’avvio del cammino verso l’inserimento sociale. Conoscere la lingua del paese di accoglienza significa per i cittadini stranieri, non solo poter soddisfare i propri bisogni primari di vita, ma anche partecipare alle attività della società ospitante e interagire adeguatamente in situazioni in cui è in gioco l’esercizio dei propri doveri e diritti.
Attraverso lo sportello unico si vuole inoltre offrire un supporto allo straniero nell’acquisizione degli strumenti che, in base alle recenti normative, gli consentiranno la permanenza sul territorio:
- test di conoscenza della lingua italiana (Decreto Ministeriale 4 giugno 2010)
- accordo di integrazione (in vigore dal 10 marzo 2012)

In collaborazione con il CTP (centro territoriale permanente) si sosterrà lo straniero che intende richiedere il rilascio del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo nell’acquisizione della certificazione dell’italiano A2,  secondo gli standard di riferimento  del Quadro comune europeo.
In collaborazione con lo Sportello unico per l’Immigrazione presso la Prefettura si aiuterà lo straniero nella stipula e nel successivo rispetto dell’accordo di integrazione che gli consentirà il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno.

Incentivare l’associazionismo su base etnica offrendo spazi idonei all’aggregazione anche al fine di tener vive le culture d’origine e favorire gli scambi interculturali

E’ innegabile che la manifesta presenza e visibilità di comunità straniere organizzate offra alle istituzioni un interlocutore presente e riconoscibile, un soggetto sociale e politico con cui interagire e con cui individuare appropriate soluzioni per lenire il disagio, favorire l’integrazione e ridurre i conflitti.
Le associazioni create dagli immigrati possono quindi da un lato diventare trampolino per l'integrazione e dall'altro servire da cerniera con la propria cultura.

Nessun commento:

Posta un commento